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20.4.2011, 9:48 - Archivio

The Beetle: anteprima mondiale a Shanghai, Berlino e New York

• Esordio sulla scena mondiale per la Beetle della nuova era. The Beetle! • Volkswagen presenta in simultanea la nuova generazione Beetle in tre continenti • Introduzione sul mercato europeo prevista per ottobre/novembre 2011 Wolfsburg/Shanghai/Berlino/New York, aprile 2011. Facciamo un passo indietro: la Volkswagen ha costruito una delle auto di maggior successo di tutti i tempi senza neanche affibbiarle un nome. E a che sarebbe servito poi un nome? Era semplicemente la Volkswagen! Poi la gente ha cominciato ad amarla, chiamandola con il nome dell’insetto che più ne richiamava l’aspetto: Käfer, Beetle, Vocho, Coccinelle, Fusca, Maggiolino o anche ???! Intanto è diventata l’auto per definizione, simbolo della democratizzazione della mobilità, venduta in 21,5 milioni di esemplari. Poi, nel 1998, ha debuttato la New Beetle, che ha inaugurato un nuovo modo emozionale di vivere l’automobile e, con esso, anche la "beetlemania". Nel 2010, con la Final Edition, la produzione della New Beetle è cessata con all’attivo oltre un milione di esemplari venduti. E adesso? Guardiamo avanti! Il futuro dell’auto più famosa al mondo sta per iniziare di nuovo grazie a una generazione completamente nuova. The Beetle ! E poiché Volkswagen e la Beetle sono di casa in tutto il mondo, la nuova versione verrà festeggiata con un'anteprima mondiale intercontinentale che si terrà in contemporanea a Shanghai, Berlino e New York. Obiettivo tecnologico: hi-tech in perfetta armonia con l’ambiente La Beetle è un’icona, l’auto che narra una storia. Soltanto chi la conosce perfettamente può regalare la mobilità a una nuova generazione di questa Volkswagen. Per gli ingegneri la questione era relativamente chiara: dovevano realizzare un’auto hi-tech accessibile, con una risposta a tutte le domande e che integrasse naturalmente in termini concettuali le tecnologie di comunicazione della nostra epoca a fronte di un impatto ambientale minimo. E che conferisca ancora un ruolo fondamentale al piacere di guida: la Beetle di nuova generazione dovrebbe essere caratterizzata da grande agilità, efficienza e comfort. Per chi ha messo a punto anche una Golf GTI questo dovrebbe essere un gioco da ragazzi. Nessuna vettura ha fatto registrare valori di consumo così contenuti finora. E non è cosa da poco perché la sola dinamica di marcia non basta più: con un consumo di 4,3* l/100 km (in Europa 1.6 TDI) e 33* mpg (in America 2.0 TDI) la nuova Beetle è il modello più parsimonioso di tutti i tempi. Suggerimento in materia di design: «Abbozzare un nuovo originale!» Il design automobilistico più rinomato al mondo. Bottiglia di Coca Cola, iPhone, occhiali da sole Ray Ban Aviator, Beetle: come si fa a reinterpretare un design così celebre e indipendente? Innanzitutto occorre capire a fondo il prodotto e il marchio. E funziona! È quello che hanno fatto per la Beetle il responsabile design del Gruppo Volkswagen, Walter de Silva e Klaus Bischoff, responsabile design del marchio Volkswagen, che hanno poi definito l’obiettivo in linea con la direttiva: «Abbozzare un nuovo originale!». Sfida stimolante. Il team, con la regia di Bischoff, si è messo subito all’opera. La sfida di progettare una nuova Beetle prendeva lentamente forma. I designer sapevano bene che c'era da intervenire sul profilo originario del Maggiolino piuttosto che su quello della versione New Beetle del 1998. Attribuivano, inoltre, grande importanza a proporzioni molto dinamiche. Tra l’altro, non pochi componenti del team possedevano un Maggiolino d’epoca, divenuto un oggetto di culto anche tra i giovani designer. È nato così a Wolfsburg il progetto finale della Beetle 2011, un’auto moderna e, al contempo, un omaggio al design che ha originato un intero gruppo. Uno stile inconfondibile: se si mettessero in una stanza la vecchia Beetle e quella nuova, illuminandole soltanto dal tetto per osservarne il profilo, potremmo notare soprattutto nella zona posteriore che la linea del tetto è pressoché identica. Senza stare a guardare: «Abbiamo realizzato ex novo ogni singolo pezzo». Più sfrontata, più dinamica, più virile. Un confronto con la New Beetle del 1998 evidenzia che nulla è rimasto come prima: «Adesso la Beetle è improntata a una sportività lineare, consapevole e sobria. La vettura non è soltanto più piatta, ma anche molto più larga, il cofano motore è più lungo, il parabrezza arretrato è in posizione più verticale. Tutto ciò si traduce in un dinamismo di nuova concezione», chiarisce Klaus Bischoff. Mentre è stato possibile abbozzare la New Beetle ricorrendo soltanto a tre semicerchi, parafanghi anteriore, parafanghi posteriore, tetto bombato, il nuovo modello si libera di questa geometria. La linea del tetto è effettivamente più piatta con elementi che riprendono quelli dello studio Ragster, presentato a Detroit nel 2005, cioè una sorta di hot rod basata sulla New Beetle. La nuova Beetle è più grintosa, più dinamica e più virile. Le cifre lo confermano: con 1’808 mm di larghezza (+ 84 mm), 1’486 mm di altezza (- 12 mm) e 4’278 mm di lunghezza (+ 152 mm), la nuova Beetle esibisce proporzioni completamente nuove. La maggiore lunghezza ha permesso al tetto di tendersi ulteriormente, mentre il parabrezza risulta arretrato e la coda segue il profilo del Maggiolino originario. Il nuovo punto di forza è rappresentato dal montante posteriore. Il team che ne ha curato lo sviluppo ha anche allargato le carreggiate e aumentato il passo, ponendo così l’accento sulla linea scolpita e muscolosa della Beetle. Tipicamente Volkswagen, tipicamente Beetle: DNA stilistico dell’anno 2011. Nonostante tutta l’individualità lo stile si conforma al DNA stilistico Volkswagen plasmato da Walter de Silva e Klaus Bischoff. Ciò si evidenzia in particolare dalla grafica orizzontale dei paraurti, dalla presa d’aria anteriore, dall’andamento lineare degli spigoli del cofano, dalla linea precisa che unisce i montanti anteriori a quelli posteriori o dal design dei gruppi ottici posteriori. Beetle, Microbus, primo modello Golf. Eppure sono stati mantenuti tutti i tipici stilemi della Beetle. Non c’è da meravigliarsi, in fondo veicoli come la Beetle, il Microbus e il precursore dell’attuale Golf hanno forgiato in modo determinante il DNA stilistico Volkswagen. Tra i tratti distintivi della Beetle rientrano naturalmente da sempre i proiettori circolari (per la prima volta su questa serie sono disponibili, a richiesta, fari bixeno con luci diurne a LED), i parafanghi sporgenti, la forma del cofano, il sottoporta e relativi listelli e, ora più che mai, la possibilità di montare ruote grandi (fino a 19 pollici). Inedito è invece lo spoiler posteriore, integrato in modo omogeneo nel design (di serie per i motori TSI da 160 CV/118 kW e 200 CV/147 kW), riveste anche un’importante funzione aerodinamica: a seconda della motorizzazione infatti, la Beetle, disponibile nelle tre linee di allestimento «Beetle», «Design» e «Sport», può raggiungere velocità fino a 225* km/h. La parte superiore dello spoiler è sempre verniciata di nero mentre quella inferiore è in tinta con la vettura. I colori proposti per la Beetle sono 12, tra questi figurano i vivaci "Saturnyellow" o "Denim Blue". Originale anche negli interni: un abitacolo senza eguali. Il cruscotto rimane impresso. È possibile che un cruscotto si imprima nella memoria? Domanda banale? Per niente! Gli automobilisti siedono davanti al cruscotto per ore e ore. Eppure vi sono automobili il cui cruscotto non lascia alcuna traccia nella memoria. È un «me too», come lo definiscono gli esperti di marketing, si confonde facilmente, è privo di carisma. Il cruscotto della Beetle, invece, è unico, inconfondibile, cool, classico e realizzato con passione per i dettagli. Un cruscotto difficile da dimenticare! Tutto a portata di mano e di sguardo. La forma e i colori della plancia, verniciata o in "carbon look", rievocano il primo Maggiolino, pur non avendo un aspetto rétro. In Europa la plancia verrà verniciata in "Pepper Grey" per la versione d’accesso (Beetle) e nello stesso colore della carrozzeria per l’allestimento «Design». Per la versione «Sport», invece, è previsto il "carbon look". Indipendentemente dai colori, il conducente riesce sempre a raggiungere tutti i comandi, anche a occhi chiusi. Eppure tutto è concepito ex novo. Il guidatore ha davanti a sé tre strumenti di forma circolare (contagiri, tachimetro, indicatore livello carburante) che gli forniscono tutte le informazioni importanti. A partire dall’allestimento «Design», le bocchette di aerazione regolabili e la strumentazione sono impreziosite da cromature. Lo stesso discorso vale anche per i sistemi audio e di navigazione ben in vista al centro della plancia e compresi tra le bocchette di aerazione e, in basso, i comandi del climatizzatore. Tutto a portata di mano e di sguardo. Il ritorno del vano portaoggetti. Come nella prima versione del Maggiolino, la nuova versione accoglie un vano portaoggetti supplementare integrato nella plancia il cui coperchio si ribalta verso l’alto (il vano portaoggetti standard integrato si apre verso il basso). Un altro elemento di tradizione classica sono gli strumenti supplementari a richiesta al di sopra del sistema audio/di navigazione: temperatura dell’olio, timer e pressione di alimentazione. Altro elemento di novità: i volanti progettati specificamente per la Beetle con diverse applicazioni verniciate sulle razze a seconda della linea di allestimento. Dettagli del genere chiariscono inequivocabilmente che gli ospiti a bordo hanno a che fare con una Beetle. Il rischio di confondersi con un altro modello è esorcizzato. Maggiolino raffreddato ad aria. New Beetle. The Beetle. Tratti caratteristici della Beetle di terza generazione sono i parametri completamente modificati inerenti l’ergonomia dell’abitacolo e la configurazione dell’abitacolo: se il conducente del Maggiolino raffreddato ad aria sedeva ancora in posizione molto ribassata, mentre il guidatore della New Beetle sedeva in posizione da chauffeur a causa della posizione particolarmente avanzata del parabrezza, adesso si vive un’esperienza di guida agile, che rievoca un Coupé. Le distanze sembrano realizzate su misura. Volkswagen, inoltre, è riuscita ancora una volta a impiegare materiali di qualità eccellente. Design, ergonomia, facilità di comando e qualità si innestano perfettamente come ingranaggi, realizzando così una nuova, simpatica auto improntata a una straordinaria individualità. New Beetle con gli interni di una cattedrale. Abbandonato il tetto bombato del predecessore, la Beetle si è un po’ appiattita, vanta adesso un’altezza interna di 1’044 mm invece dei 1’082 mm precedenti. Eppure i 38 mm non faranno rimpiangere la New Beetle, i cui interni la rendevano una cattedrale tra le compatte. Nella parte posteriore il tetto allungato garantisce una migliore sensazione di spazio. Decisamente più grande è il bagagliaio, che adesso vanta una capacità di 310 litri contro i 209 precedenti. Lo schienale dei sedili posteriori può essere diviso e ribaltato; il portellone con la larga apertura permette di caricare in tutta comodità. Maggior numero di equipaggiamenti: la personalizzazione della Beetle La nuova Volkswagen sarà disponibile in tutto il mondo nelle tre linee di allestimento «Beetle», «Design» e «Sport». Ognuna di queste versioni ha una propria personalità. Inoltre saranno i mercati stessi a stabilire le loro priorità. I singoli parametri che portano ai diversi livelli di personalizzazione saranno illustrati da Volkswagen nel corso della presentazione internazionale. Oltre alle tre linee di allestimento, la Beetle può essere ulteriormente arricchita grazie ai diversi equipaggiamenti disponibili a richiesta. Di seguito una panoramica dei principali equipaggiamenti Fari bixeno e luci diurne a LED. Per la prima volta Volkswagen offre la Beetle con fari bixeno. Il modulo allo xeno viene incorniciato da 15 LED nella parte esterna dei gruppi ottici per luci diurne e di posizione. Tetto panoramico. Trasparente, può essere sollevato o aperto. L’esatta definizione è quindi quella di tetto panoramico in vetro sollevabile. Ha una superficie in vetro superiore dell’80% rispetto al predecessore. Il vetro atermico assorbe il 99% delle radiazioni UV e il 92% del calore. Sistema radio-CD e di radio-navigazione. La New Beetle era disponibile esclusivamente con una strumentazione radio-CD realizzata specificamente per questo modello. Mancava però un sistema di navigazione. A questo punto Volkswagen sceglie una strada completamente diversa, offrendo per la nuova Beetle tutti i sistemi che già esistono sugli altri modelli, come la Golf, la Jetta o la Passat. La nuova Beetle monta di serie l’ottimo sistema audio RCD 310 con 8 altoparlanti (compreso il doppio sintonizzatore). L’impianto audio al vertice della gamma è rappresentato dall’RCD 510, con caricatore CD integrato, interfaccia per schede SD e touchscreen. Un’alternativa interessante per quanto concerne i sistemi di radio-navigazione è offerta dall’RNS 315 con touchscreen da 5" (400 x 240 pixel), lettore CD, slot per schede SD e doppio sintonizzatore. Il modello di punta tra i sistemi di radio-navigazione è l’RNS 510, caratterizzato da soluzioni di eccellenza quali un touchscreen da 6,5", l ettore DVD, sistema di comando vocale, slot per schede SD e disco fisso da 30 gigabyte. Sistema audio Premium della Fender. Gli appassionati di musica rock conoscono artisti del calibro di Jimi Hendrix o Eric Clapton, musicisti leggendari accomunati dalle chitarre Fender. In collaborazione con Panasonic, il leggendario produttore americano di chitarre e amplificatori mette a disposizione il proprio know-how in esclusiva per Volkswagen. Ecco perché per la Beetle è disponibile a richiesta un impianto audio Fender con un Bassbox aggiuntivo e 400 watt di potenza. Per i clienti che lo scelgono, c’è anche un’interessante illuminazione ambiente a intensità regolabile per l’abitacolo, che prevede, oltre a un’illuminazione indiretta, due anelli luminosi che incorniciano gli altoparlanti nelle porte. In Europa la Beetle è la prima automobile con sistema audio Fender. Keyless Access. Per la prima volta la Beetle è provvista di sistema di chiusura e avviamento automatici Keyless Access. Toccando semplicemente una delle maniglie delle portiere anteriori, il sistema riconosce il diritto di accesso grazie al trasmettitore che chi vuole entrare nell’auto deve portare con sé. Il sistema della Beetle, una volta riconosciuto il segnale, consente l’accesso nell’abitacolo e l’avviamento della vettura con il tasto start/stop. Anche per chiudere l’auto dall’esterno è sufficiente toccare una delle due maniglie; in questo caso, però, è necessario toccare un’apposita superficie. Sicurezza a 360°. In sintesi. Anche con la Beetle, Volkswagen ha costruito una delle automobili più sicure, sia in materia di sicurezza attiva che passiva. Naturalmente la vettura è dotata di serie del programma per il controllo elettronico della stabilizzazione ESP e monta sei airbag per la massima protezione dei passeggeri. Inoltre, la carrozzeria zincata, i cui componenti sono per lo più saldati a laser, regala alla vettura una stabilità tra le più significative del segmento. I motori: valori ottimali di 40* mpg e 4.3* l/100km diesel US da 140 CV. In fatto di motorizzazioni il tema più scottante è la sostenibilità. Negli Stati Uniti la Beetle sarà offerta per la prima volta anche in versione turbodiesel. Grazie al catalizzatore ad accumulo di NOx, la Beetle 2.0 TDI (140 CV/103 kW) rispetta i valori limite dei gas di scarico americani, raggiungendo 40* mpg nel ciclo Highway, 29* mpg nel ciclo urbano e 33* mpg nel ciclo combinato. In questo modo, la Beetle si presenta come una delle vetture più parche nei consumi della categoria. La Volkswagen vanta un’eccellente autonomia non solo nella versione con cambio manuale a 6 marce, ma anche in quella con cambio a doppia frizione a 6 rapporti, un’altra novità tecnologica disponibile a richiesta. Motori a benzina da 170 e 200 CV per il mercato americano. L’autonomia è stata migliorata anche per la motorizzazione a benzina 2.5 a 5 cilindri, già disponibile per il modello precedente. La Beetle con cambio manuale raggiunge valori di 22* mpg (ciclo urbano), 31* mpg (Highway) e 25* mpg (ciclo combinato); in abbinamento al cambio automatico a 6 rapporti, i valori di consumo si attestano su 22* mpg (ciclo urbano), 29* mpg (Highway) e 25* mpg (ciclo combinato). Un fattore determinante è dato dal fatto che persino la Beetle 200 CV 2.0 TSI vanta consumi nel ciclo combinato di 25* mpg; per questo motore è disponibile a richiesta il cambio DSG a 6 rapporti. Motori da 105 CV, 140 CV, 160 CV e 200 CV per gli altri mercati. In mercati quali Asia, Australia, Europa e Nuova Zelanda la nuova Beetle sarà disponibile esclusivamente con motori sovralimentati. Tutte le diverse motorizzazioni, solitamente 4 cilindri, trovano impiego per la prima volta su questo modello. Il passaggio ai propulsori sovralimentati con iniezione diretta di benzina (TSI) e gasolio (TDI common rail) permette di ottenere, rispetto al modello precedente, una significativa riduzione di consumi ed emissioni. I tre motori a benzina sovralimentati della Beetle erogano 105 CV/77 kW, 160 CV/118 kW e 200 CV/147 kW. I due propulsori diesel sviluppano 105 CV/77 kW e 140 CV/103 kW (i TDI non sono disponibili in Cina). Le cinque motorizzazioni possono essere abbinate, a richiesta, al cambio a doppia frizione. I motori da 160 e 200 CV in dettaglio. Anche la Beetle da 225* km/h, cioè la 2.0 TSI da 200 CV, con cambio manuale vanta consumi di soli 7,4* l/100 km nel ciclo combinato (a fronte di emissioni di CO2 di 173* g/km). Estremamente parca nei consumi anche la 1.4 TSI 160 CV con cambio DSG a 7 rapporti, con consumi nel ciclo combinato di appena 5,9* l/100 km (a fronte di emissioni di CO2 di 139* g/km). Con queste premesse la Beetle 1.4 TSI DSG (velocità massima: 207* km/h) è senza dubbio il fiore all’occhiello della gamma. Per fare un confronto, il modello precedente da 150 CV raggiungeva, nella versione con cambio automatico, consumi di 8,9 l/100 km. Nonostante i 10 CV in più, i consumi sono stati ridotti di 3,0* l/100 km, ovvero del 34*%. Bloccaggio del differenziale per i modelli di punta a benzina. Affinché le potenzialità delle due versioni Beetle più potenti possano avvalersi di un'aderenza ottimale in tutte le situazioni, in abbinamento alle motorizzazioni da 160 (Europa) e 200 CV (versione per tutto il mondo) è previsto di serie il differenziale elettronico a bloccaggio trasversale XDS. Si tratta di un ampliamento del noto bloccaggio elettronico del differenziale EDS. Il sistema XDS migliora la maneggevolezza quando si affrontano le curve a velocità sostenuta, riducendo il sottosterzo e dando alla vettura un assetto "neutro". Il sistema, infatti, lavora sulla ruota "scarica" interna alla curva, con interventi mirati sui freni, determinando un conseguente miglioramento della trazione. I motori da 105 CV e 140 CV in dettaglio. La Beetle con motore a benzina più parca nei consumi è la 1.2 TSI BlueMotion Technology da 105 CV (sistema start-stop e di recupero dell’energia). In questo caso i consumi si attestano in media su 5,5* l/100 km (con emissioni di CO2 pari a 129* g/km). Rispetto alla New Beetle da 102 CV che consumava 7,5 l/100 km siamo di fronte a una riduzione dei consumi di 2,0* l/100 km, pari al 27*%. In questo senso risulta molto efficace anche il modello 1.6 TDI da 105 CV. Con consumi nel ciclo combinato di 4,3* l/100 km (a fronte di emissioni di CO2 di 112* g/km), questa versione turbodiesel BlueMotion Technology costituisce la Beetle più attenta ai consumi che sia mai stata costruita. Anche i motori TDI fanno registrare una riduzione del 20*%. In autostrada la nuova Beetle 1.6 TDI BlueMotion Technology può raggiungere una velocità massima di 180 km/h: anche in questo caso, riduzione dei consumi senza compromessi, come per l’ancora più dinamico 2.0 TDI da 140 CV. Questo turbodiesel con un’ottima ripresa (320 Nm a partire da 1'750 giri) permette alla Beetle di raggiungere 198* km/h di velocità massima, a fronte di un consumo di 4,9 l/100 km (129* g/km di CO2). E così, anche per la Beetle dei giorni nostri si dirà che cammina, cammina e cammina... L’introduzione sul mercato americano è prevista per settembre/ottobre 2011. L’introduzione sul mercato europeo avrà luogo in ottobre/novembre 2011.
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