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13.5.2011, 14:49 - Archivio

32° Simposio internazionale sui motori di Vienna: Volkswagen punterà maggiormente sull’ibrido plug-in

Nell’ambito del Simposio internazionale sui motori di Vienna, il presidente del consiglio direttivo del Gruppo Volkswagen, il prof. dott. Martin Winterkorn, ha annunciato che a partire dal 2013/2014 il Gruppo Volkswagen produrrà in serie un’intera gamma di importanti veicoli con tecnologia ibrida plug-in. «L’auto elettrica segnerà massicciamente il futuro della mobilità individuale e Volkswagen assumerà un ruolo di leadership nel lavoro che porterà a plasmare questa tecnologia. A medio termine l’ibrido plug-in garantisce un enorme potenziale, in quanto riunisce in un unico veicolo il meglio di due mondi», ha affermato Winterkorn. Infatti, l’ibrido plug-in offre proprio ciò che molti clienti si aspettano: da un lato la duttilità d’utilizzo dei motori a combustione, e dall’altro motori elettrici dall’interessante raggio d’azione nell’uso quotidiano. Oltre a non comportare alcun limite in quanto a velocità, capacità di superare le pendenze e capacità di traino, la tecnologia plug-in vanta un elevato potenziale nella riduzione delle emissioni di CO2. «Per l’intero settore automobilistico e industriale europeo, la mobilità elettrica rappresenta la sfida del secolo. Costruttori, fornitori, produttori d’energia elettrica, scienza e politica: tutti sono chiamati a dare il proprio contributo», ha aggiungo il presidente del consiglio direttivo. Winterkorn si è inoltre detto favorevole a un incremento del sostegno mirato alla ricerca, in particolare nell’elettrochimica per la tecnologia delle batterie. Durante il Simposio internazionale sui motori di Vienna sono inoltre stati presentati due nuovi propulsori disponibili a breve: oltre all’1.4 TSI (E85), la casa ha mostrato il nuovo 2.0 TDI già in grado di soddisfare le severe leggi antinquinamento statunitensi BIN5 / ULEV. Tramite l’evoluzione del motore a doppia sovralimentazione 1.4 TSI da 118 kW pronto per l’alimentazione a etanolo E85, Volkswagen amplia costantemente la sua gamma di propulsori a basso impatto ambientale, contribuendo all’ulteriore diminuzione delle emissioni di CO2 generate dai motori a combustione. Nella Passat berlina, l’abbinamento del nuovo TSI e del cambio a doppia frizione (DSG) a 7 rapporti ha permesso di raggiungere, con l’alimentazione a etanolo E85, consumi di carburante pari a 8,8 litri, ovvero emissioni di CO2 pari a 144 g/km nel nuovo ciclo di prova europeo. Ciò corrisponde a una riduzione dell’anidride carbonica emessa dell’ordine del 7% rispetto all’alimentazione a benzina super. È previs to che, all’inizio, il motore sarà montato sulla Passat e sulla Passat CC destinate ai mercati svedese e finlandese, dove l’E85 è in vendita già da molti anni ormai. A differenza del mercato europeo dell’auto, in quello statunitense le autovetture a diesel non sono ancora molto diffuse. Solo poche case automobilistiche, in particolare Volkswagen e Audi, sono riuscite negli ultimi anni a commercializzare volumi rilevanti di vetture a gasolio. Grazie al suo nuovo 2.0 TDI, il Gruppo Volkswagen sottolinea nuovamente che anche il diesel ha un futuro roseo oltreoceano. Il 2.0 TDI di seconda generazione venduto in Europa è stato modificato e messo a punto per la nuova Passat destinata al mercato nord-americano, la quale è assemblata nello stabilimento di Chattanooga. Per soddisfare i requisiti della legge antinquinamento BIN5 / ULEV in vigore negli USA, è stato necessario abbassare le emissioni grezze generate dal motore e montare il dispositivo di ricircolo dei gas di scarico SCR (selective catalytic reduction). Il due litri TDI eroga 140 CV / 103 kW e una coppia di 320 Nm. La Passat a stelle e strisce accelera da 0 a 60 miglia in 9,3 secondi, con una velocità di punta elettronicamente limitata a 113 mph. Il consumo di carburante si attesta a 35 mpg (miglia per gallone), valore che corrisponde a 6,7 litri ogni 100 km.
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