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17.9.2013, 17:42 - Archivio

Première mondiale per la Golf Variant TGI BlueMotion

Première mondiale per la Golf Variant TGI BlueMotion - Modello a metano parsimonioso ed ecocompatibile va a integrare la gamma di prodotti - Costi del carburante ridotti fino al 30 percento La nuova Golf Variant TGI fa il suo debutto sulla scena mondiale al Salone Internazionale dell’Automobile (IAA) attualmente in corso di svolgimento a Francoforte. La sigla TGI indica i propulsori a metano di casa Volkswagen e rappresenta, accanto a TSI e TDI, una delle colonne portanti della strategia adottata da Volkswagen in materia di trazione e carburazione. Il motore a quattro cilindri della Golf Variant TGI BlueMotion (110 CV/81 kW) è dotato sia di alimentazione a metano sia a benzina. Grazie alla sovralimentazione e all’adattamento del motore al metano, carburante molto pulito, è possibile sfruttare l’elevato numero di ottani (130 ROZ). Ne deriva un propulsore particolarmente efficiente con valori di consumo di carburante estremamente contenuti, ovvero 3,5 kg/100 km nel ciclo di marcia, ed emissioni di CO2 di soli 95 g/km. I costi del carburante si possono ridurre fino al 30 percento rispetto ai carburanti tradizionali. Con la Golf Variant debutta, accanto alla Golf, la seconda vettura a metano basata sul pianale modulare trasversale (MQB). I modelli sono concepiti di tutto principio in modo tale da consentire l’impiego, oltre ai motori tradizionali, di tutti i gruppi propulsori di struttura modulare realizzati ex novo, dal propulsore ibrido a quello alimentato a metano fino ai componenti della trazione per le vetture a propulsione esclusivamente elettrica. I motori a metano sviluppano circa il 25 percento di emissioni di CO2 in meno rispetto ai motori a benzina di tipologia assimilabile. Grazie all’impiego di biogas si può arrivare persino a un risparmio dell’80 percento circa di CO2. Già oggi sono 140 le stazioni di servizio in Svizzera in grado di fornire metano. Il metano impiegato come carburante è mescolato a una quota minima di biogas (10%). Nel complesso la percentuale di biogas contenuta in tutto il metano/biogas rivenduto come carburante è pari al 20%. Il passaggio a un veicolo a metano non comporta oggi nessuna rinuncia né in termini di potenza né di comfort, né in fatto di autonomia. Grazie a una rete capillare con ben 140 stazioni di servizio – ovvero un distributore ogni 15 km lungo i principali assi del traffico della Svizzera –, il rifornimento di metano è garantito in maniera uniforme. Il serbatoio di benzina di serie alloggiato a bordo consente un’autonomia totale di quasi 1'400 chilometri. Con la propulsione a metano si può realizzare una percorrenza di circa 430 km. La compatibilità ambientale dei propulsori a metano è stata ripetutamente confermata da diversi riconoscimenti: così, ad esempio, la eco up! è stata eletta vincitrice della EcoMobiLista redatta dall’ATA, sia nel segmento «mini» sia in termini assoluti. Anche in Germania la classifica ambientale stilata dalla VCD ha decretato la up! vettura vincitrice in assoluto nel 2012 e nel 2013, mentre la up! alimentata a metano ha conseguito il premio ambientale assegnato dal club tedesco ACV (ACI). Anche la Passat TSI EcoFuel è un modello di successo con trazione a metano e può sfoggiare riconoscimenti quali l'«Angelo Giallo 2012» nella categoria «Auto del futuro» e l’ambito riconoscimento delle cinque stelle dell’EcoTest ADAC. Accanto alla trazione elettrica, il metano è uno dei pilastri fondamentali per mettere in atto ad ampio raggio la strategia aziendale di propulsione e carburazione con concetti di propulsione alternativi. Volkswagen è convinta della riuscita della propulsione a metano: è l’unica forma di trazione alternativa attualmente giunta a completa maturazione e realizzabile in grande serie, fruibile senza grosse limitazioni e con la maggiore efficacia sulle emissioni di CO2.
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