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4.5.2010, 18:22 - Archiv

31° simposio sui motori di Vienna: Volkswagen presenta il nuovo turbodiesel a 3 cilindri

- Tavola rotonda di esperti sul futuro delle tecnologie propulsive Oltre a esibire il suo nuovo TDI a tre cilindri, Volkswagen ha presentato al 31° Simposio sui motori di Vienna il proprio know-how tecnico. All’incontro nella capitale austriaca, il vasto pubblico internazionale di ingegneri non ha solamente disquisito su valori record in fatto di emissioni di CO2 e consumi di carburante, ma ha anche analizzato quali presupposti debbano soddisfare le tecnologie alternative per potersi affermare sul mercato. Il prof. dott. Wolfgang Steiger, direttore della divisione Tecnologie future del reparto di comunicazione di Volkswagen AG, è quotidianamente confrontato con queste sfide tecniche, sociali e anche politiche. “Per quanto riguarda la mobilità, il trend sembra andare – anche per via della crisi economica e del cambiamento climatico – verso un orientamento sostenibile. La politica internazionale reagisce in modo poco omogeneo, comunque quasi sempre con decisioni volte a promuovere la mobilità elettrica”, ha spiegato Steiger nella sua relazione di ieri in quel di Vienna. Come ha inoltre chiarito Steiger, il traffico di lunga distanza e quello pesante continueranno tuttavia a basarsi su sistemi propulsivi a combustione altamente efficienti, così che nel futuro prossimo si assisterà probabilmente a una coesistenza fra, da un lato, tecnologia elettrica, e dall’altro motori a scoppio di stampo classico. Che i motori a combustione interna soddisfino gli attuali e futuri standard ecologici con valori record nella riduzione delle emissioni inquinanti lo dimostra il nuovo 1.2 TDI tre cilindri montato sulla Polo BlueMotion. A dispetto della cubatura relativamente piccola, l’1.2 TDI da 75 CV / 55 kW eroga una coppia di 180 Nm a 2000 giri/min. Fra i compiti del nuovo tricilindrico turbodiesel di Wolfsburg vi è anche garantire il massimo del dinamismo nonostante il downsizing, il massimo del comfort acustico e una riduzione radicale del peso, senza alcuna rinuncia a livello di resa termodinamica. Oltre a ciò, questa soluzione ha permesso di sfruttare tutti i vantaggi, in termini di peso e attriti minori, garantito dall’esiguo numero di cilindri.
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